E’ volato in Iran il Premio Internazionale Città di Tolentino. L’artista Bahman Jalali Nokandeh è il vincitore della Biennale dell’Umorismo nell’Arte. Con l’opera “No Racism” si è aggiudicato il 32esimo riconoscimento entrando nella storia del concorso. Un concorso che mai come quest’anno è stato segnato dall’umore della contemporaneità tragica inserendo nelle opere il dramma della guerra e della fragilità umana. E anche l’opera selezionata dalla giuria ha voluto toccare questo aspetto unendo l’immagine della rappresentazione della “Giustizia” secondo la sua iconografia classica, all’innocenza di una bambina che ne tinteggia il volto con il colore scuro. A voler eliminare ogni differenziazione e distinzione, nella ricerca di una giustizia che abbia il suo stesso colore di pelle.
Assegnato un secondo premio ex aequo “Città di Tolentino” agli artisti Sergio Tessarolo (Italia) con l’opera “Famiglia sconnessa” che mette invece in luce la distopia di legami familiari connessi da uno smartphone e Shibu Cheriapadath Balan (India). Tra le menzioni speciali targhe di riconoscimento per gli artisti Ignat Mihai (Romania) con le opere “Couples” e “Art auction” e Sami Sawari (Iran) con “Friendship”.
Il premio alla caricatura Luigi Mari è invece stato assegnato con un ex aequo fra l’artista peruviano Omar Zevallos Velarde per la caricatura di Pablo Picasso e allo spagnolo Ivan Mata Tamayo per il ritratto di Patti Smith. Segnalati per l’esecuzione e l’inventiva delle caricature anche il romeno Gabriel Ruso e l’iraniano Yaser Khanbaray.
Un’edizione questa del 2023 che ha visto la più alta partecipazione mai registrata nel concorso da 64 anni: 2400 le opere selezionate dalla giuria per un totale di 748 artisti provenienti da tutti i paesi del mondo. E l’Iran fra menzioni e podio è stato il Paese che ha riscosso più riconoscimenti.
Ma questa edizione è anche quella che segna il congedo del progetto Popsophia dalla città di Tolentino. Ad annunciarlo ieri sera Lucrezia Ercoli al termine del philoshow quando ha salutato il pubblico e lo ha ringraziato per gli anni trascorsi insieme: “L’anno scorso c’è stato il nostro ultimo festival di Popsophia a Tolentino in cui per quattro giorni abbiamo indagato l’umorismo con la filosofia e i linguaggi della cultura di massa – ha detto la direttrice artistica di Biumor Lucrezia Ercoli – Il tema profeticamente era “nostalgia” di ciò che abbiamo fatto e delle splendide giornate che abbiamo passato insieme. Un decennio di Popsophia e di Biumor che hanno fatto crescere la comunità tolentinate, un progetto unico, creativo che univa due cose lontanissime come la filosofia e l’umorismo. Anche noi dopo 10 anni andiamo via orgogliosi di un progetto che ha sperimentato i nuovi linguaggi”.
“Lasciamo il concorso della Biennale dopo 10 anni con grande soddisfazione – ha aggiunto il direttore artistico della Biennale dell’Umorismo Hermas Ercoli – perché abbiamo centrato tutti gli obiettivi e ne siamo orgogliosi. Abbiamo raggiunto il record di sempre per presenza di artisti e opere inviate e abbiamo traghettato la Biennale dal cartaceo al digitale. Oggi ha una presenza fortissima nella rete e siamo fieri di aver contribuito a lasciare una vivacità culturale di cui le prossime edizioni faranno tesoro”.