La sociologia di “Degrado post mezzadrile”

La mezzanotte della V edizione di Biumor, il primo festival dedicato alla filosofia dell’Umorismo scocca su YOUTUBER, l’intervento in cui l’umorismo contemporaneo vive sul web con giovani “esperti del tubo” sempre più amati dal grande pubblico. La controstoria umoristica delle web-series che esalta vizi e virtù del presente.      


Quest’anno, per tutte e tre le serate tolentinati, la rassegna gioca in casa. Un gruppo di ragazzi distribuiti tra la costa e la collina marchigiana, attenti osservatori del percorso evolutivo e involutivo della società contemporanea, che ha spopolato con la pagina Facebook “Degrado post mezzadrile”,porterà al Castello della Rancia le tre puntate dedicate alla critica alla ragion post mezzadrile e, appositamente per il festival in anteprima assoluta, un video inedito che riguarderà Popsophia da vicino, con un’indagine satirica delle più importanti “sagre…culturali” marchigiane.

Il gruppo, che oggi conta più di ventimila follower, fa direttamente riferimento a un periodo che si estende per mezzo secolo e abbraccia tre generazioni: dei nonni, dei padri fino ad arrivare a quella a cui appartengono i creatori. Era l’epoca del boom economico a cui sono seguiti l’industrializzazione e lo sviluppo commerciale, la crisi e di lì un tentativo di reinventarsi andando a costituire una generazione di indecisi laureati, affrancati dal lavoro dei campi ma schiavi del lavoro che paga a stento l’affitto.



“Animati da una sana cattiveria affondiamo la nostra ronca nella contemporaneità postmezzadrile accompagnati fedelmente da Roberto, la voce di trenitalia, le casse automatiche de la conadde, de li ritirasordi. – hanno ribadito – speremo che quando rtornemo a casa (da poppesofia) non trovemo li libbri de De Capiscittu (oggi, filosofo) come sottovasi. Nonna ce usa cuscì.”