Lucrezia Ercoli filosofa fra i comici.

Inedito convegno a Mantova in occasione del festival della Letteratura che si è concluso domenica. Assieme alla filosofa maceratese a discutere di filosofia dell’umorismo Neri Marcorè, Valerio Lundini e il vignettista Makkox.

“Ridere è un atto collettivo, si ride sempre con qualcuno di qualcun altro”. Lucrezia Ercoli e la filosofia dell’Umorismo protagonisti a Mantova per il festival della Letteratura. Seguendo il filo rosso dell’adagio latino “Ridentem dicere verum” il festival ha voluto in questa edizione analizzare il fenomeno della risata dal punto di vista filosofico e in compagnia di alcuni maestri contemporanei della comicità e della satira. In un esilarante siparietto condotto da Neri Marcorè la direttrice artistica di Popsophia che organizza il festival dell’Umorismo di Tolentino, BIumor,  ha chiacchierato con Valerio Lundini e con il vignettista Makkox per l’evento organizzato da Eni in piazza Castello.

La comicità e la satira come lenti di osservazione e narrazione di ciò che accade sono state al centro del dibattito che, inevitabilmente, ha corso sul doppio binario della risata e del pensiero, aiutando la platea a capire come anche attraverso una narrazione leggera e disincantata si possa leggere la storia e l’attualità. E si è partiti dalla prima “risata” registrata dalla filosofia: quella della servetta di Talete che, vedendo il filosofo cadere, si è lasciata andare al riso sguaiato per arrivare fino ai giorni nostri dove la satira spesso passa dai social e dal web e invade la politica, la cronaca, il politicamente corretto. “L’umorismo è come sezionare una rana, interessa a pochi e la rana muore. Parlare seriamente dell’umorismo mette tristezza. La verità è che l’umorismo serve al pensiero – ha ricordato la Ercoli autrice del saggio “La filosofia dell’umorismo” – I filosofi non sanno fare dell’umorismo, anche perché il senso dell’umorismo è difficilissimo da trovare. L’umorismo ci ricorda che esiste la vita vera al fianco dei massimi sistemi. Ci mette in guardia dalla presunzione degli intellettuali, ma è molto difficile da capire”.

Una ribalta nazionale anche per Tolentino che dal 2013 ha affiancato alla Biennale dell’Umorismo nell’arte anche il festival dell’umorismo che riflette proprio sulle contaminazioni e sulle origini filosofiche della comicità e della satira nella società. Da Mantova infatti è ripartita la macchina organizzativa di BIumor in vista della decima edizione che si svolgerà a fine novembre a Tolentino con un programma dedicato al tema della nostalgia.