Ridere e filosofare. Il nuovo philoshow dedicato all’umorismo

La comicità e le sue sfumature, dai grandi classici della risata all’italiana fino ai fumetti dove “il comico” diventa addirittura un personaggio, come in Watchmen. E poi ancora nella musica e in quelle canzonette un po’ demenziali, ma avanguardiste, “le canzoni intelligenti” di Cochi e Renato e quelle degli Skiantos, ma anche i riferimenti della cultura classica e della letteratura citando Umberto Eco e il suo “Il nome della rosa” dove il pericolo poteva arrivare da un libro, quello sul “riso” della Poetica di Aristotele.

E’ un viaggio nelle larghe vie della risata, ma anche nei vicoli dell’umorismo malinconico il philoshow prodotto da Popsophia, realizzato per Biumor 2023 a Tolentino. Venerdì 24 Novembre, in occasione della premiazione degli artisti vincitori della 32esima Biennale dell’Umorismo nell’arte, al teatro Vaccaj, un grande spettacolo di musica e filosofia, fra suggestioni che arrivano dalle forme del pensiero contemporaneo come musica, serie tv, cinema. Curato da Lucrezia Ercoli e con la regia di Riccardo Minnucci e la presenza della band Factory il philoshow sull’umorismo è dedicato al fenomeno della risata, quella che arriva sguaiata, ma anche quella che ci fa sorridere perché innesca il pensiero. In scaletta eseguite live dalla band Factory i brani del panorama musicale più ironico degli ultimi 50 anni: da Cochi e Renato alle canzoni demenziali di Elio e le Storie tese, dagli Skiantos a Rino Gaetano. E poi ancora la figura di Joker e quella del ragionier “Ugo Fantozzi”, maschera comico tragica della classe media. E poi un omaggio a Friends, a poche settimane dalla scomparsa di Matthew Perry, il Chandler della sitcom americana.

Lo spettacolo sarà parte fondamentale della serata di gala che prevede la premiazione degli artisti vincitori della 32esima Biennale dell’umorismo nell’arte. Verranno assegnati il primo e secondo premio Città di Tolentino e il premio Luigi Mari alla caricatura e le menzioni speciali agli artisti individuati come espressione dei “Nuovi linguaggi dell’arte“.