Umorismo, arte e pop-filosofia. Questi gli ingredienti della ricetta del successo di #Oppureridi, la popsophia dell’umorismo, l’appuntamento che ormai da tre anni chiude di rito l’estate culturale marchigiana.
Tre giornate intense e partecipate che hanno trasformato il Castello della Rancia di Tolentino in un laboratorio del pensiero contemporaneo. Filosofi, giornalisti, scrittori e artisti hanno popolato dal pomeriggio alla sera gli spazi del Castello – per l’occasione vestiti di rosso popsophia – accompagnati dall’entusiasmo di un pubblico sempre più numeroso.
“La proposta culturale di quest’anno ha voluto essere ancora più innovativa – ha commentato Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia – è difficile parlare di filosofia e umorismo in tempi di crisi, ma il grande successo di questa edizione dimostra che la filosofia è più che mai viva. Abbiamo avuto molti nuovi giovani volti tra gli ospiti di questa edizione, affiancati da grandi nomi che ormai da anni aderiscono alla sfida di Tolentino – ha proseguito la Ercoli – Generazioni di pensatori uniti sotto il segno della pop-filosofia.”
E così è stato. Dopo un week-end chiuso in bellezza – tra Candy Candy, Youtube, la splendida lectio pomeridiana con Cesare Catà, Luca Mastrantonio, Corrado Ocone, Simone Regazzoni e la prima del nuovo Philoshow di Popsophia dedicato alla filosofia della bicicletta – non c’è più alcun dubbio sulla portata totale del progetto culturale.
“Il pubblico ha premiato gli sforzi congiunti di Popsophia e della Biennale – ha dichiarato Evio Hermas Ercoli, direttore artistico della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte – È stata un’edizione straordinaria, di respiro internazionale, che ha saputo trattare con ironia e intelligenza tematiche complesse come quella del diritto di satira.”
Emozionante il momento dei ringraziamenti finali. Il pubblico, gli sponsor, i volontari e le istituzioni hanno riconfermato un’adesione sempre più entusiasta. Lo stesso Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino, ha ribadito la volontà di assicurare una forte continuità a un evento che porta – come nessun altro – Tolentino alla ribalta culturale nazionale.