Il vignettista, ex direttore dell’Unità si è spento oggi ad 83 anni. Era stato nelle Marche pochi anni fa, nel 2017, ospite della 29esima edizione della Biennale dell’Umorismo di Tolentino che gli aveva tributato un premio speciale alla carriera.
“Papà” del personaggio Bobo ha debuttato sulla rivista Linus nel 1979, è stato un protagonista indiscusso del mondo dell’informazione, con una satira mai aggressiva, ma sempre educata seppur graffiante, capace di far riflettere. “Ho avuto il piacere di conoscere Sergio quando era direttore dell’Unità – lo ricorda la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – io a quel tempo collaboravo col giornale ed è nato un rapporto di stima reciproca e di grande affetto. Staino era un uomo generoso, una persona adorabile. Bobo era il suo alter ego, un modo per commentare con saggezza bonaria gli eventi della politica italiana e internazionale”.
Ercoli ricorda anche la partecipazione a Tolentino quando, nonostante la vista già affievolita, continuava a disegnare dediche che scaturivano dalla sua mente direttamente sul foglio: “Per questa sua cifra del tutto unica nel panorama della satira – prosegue – nel 2017 Biumor, in collaborazione con Popsophia ha voluto rendere merito al suo personaggio e alla sua capacità di analisi. Bobo era la maschera dietro la quale lo stesso Staino si nascondeva, bonario e disincantato, un’auto caricatura che è stata la vera intuizione della sua vita. E che ha vissuto fino alla fine facendo della satira uno strumento per seminare il dubbio”.